Specializzandi

Giovannella Berardengo

Giovannella Berardengo

A.A. 2023/2025

Giovannella Berardengo si diploma in violoncello al Conservatorio “E.R. Duni” di Matera nel 2012. Trasferitasi a Firenze, consegue il Biennio di II livello in violoncello sotto la guida del M° Andrea Nannoni al Conservatorio “L. Cherubini”. Si è specializzata alla Scuola di Musica di Fiesole con il M° Marianne Chen e all’Accademia Romanini di Brescia con il M° Giovanni Sollima. Nel 2017 consegue il Master of Arts in Music Performance con il M° Monika Leskovar al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Dal 2014 ricopre il ruolo di violoncello di fila e concertino dei violoncelli dell’Orchestra “Luigi Cherubini”, fondata e diretta dal M° Riccardo Muti. Ha collaborato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, per citarne alcune. All’attività concertistica ha affiancato quella didattica come insegnante di violoncello e di educazione musicale nella scuola secondaria di I e II grado. Nel 2022 consegue la Laurea Magistrale in Musicologia e Beni Musicali all’Università degli studi di Firenze con una tesi sui tratti idiomatici della scrittura strumentale e le peculiarità stilistiche dei dodici concerti per violoncello di Luigi Boccherini. Ha ricoperto il ruolo di consulente musicologico e assistente alla direzione artistica del Festival della Piana del Cavaliere di Orvieto e dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

Carlotta Galeone de Ruvo

Carlotta Galeone de Ruvo

A.A. 2023/2025

Carlotta Galeone de Ruvo nasce nel 1997 a Trani (BT). Nel 2020 consegue la Laurea Triennale in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza Università di Roma con 110/110 e lode. Scrive, con il relatore Emanuele Senici, una tesi in materia di regia d'opera in musica dal titolo Madama Butterfly tra est e ovest: Robert Wilson, Damiano Michieletto, Àlex Ollé, dalla quale partono i suoi studi finalizzati alla ricerca e all'analisi di allestimenti operistici critici, trasposti e radicali, purché in armonia con i nuclei drammaturgici originari. 
Nel 2023 consegue la Laurea Magistrale in Musicologia nella stessa Sapienza e con 110/110 e lode. Con la relatrice Sonia Bellavia e il correlatore Emanuele Senici prosegue i suoi studi sul teatro musicale scrivendo una tesi dal titolo Il cavaliere senza rosa. Der Rosenkavalier dalla regia di Max Reinhardt alle scene contemporanee. L'opera straussiana, più volte in passato reputata dall'intreccio operettistico, serba nella musica e nei meandri reconditi del testo un legame dal portato esoterico con Jedermann. Das Spiel vom Sterben des reichen Mannes, dramma che deriva da un'antica moralità inglese. Se ne analizza, in quest'ottica, la messa in scena originaria e si propone l'evoluzione della stessa attraverso le riletture di Herbert Wernicke, Robert Carsen e Damiano Michieletto.
Durante il corso di laurea triennale coordina una troupe di tirocinanti operatori di ripresa dello spettacolo dal vivo. Nel percorso musicologico, invece, collabora alla selezione e allo spoglio degli articoli di interesse musicale ospitati nei quotidiani italiani dell’Ottocento per la banca dati ArtMus, a sostegno della ricerca musicologica sulla dimensione quotidiana del repertorio e delle pratiche attinenti alla produzione e al consumo della musica a tutti i livelli.
Gianrocco Maggio

Gianrocco Maggio

A.A. 2023/2025

Gianrocco Maggio (1991) si è accostato alla musica sin da bambino, attraverso lo studio del pianoforte e dell’organo. Ha conseguito il Diploma Accademico di I livello in Discipline Musicali scuola di Organo e Composizione organistica con la Tesi di Laurea su Vincenzo De Micheli (1822- 1869) maestro d’organi in Maglie, tesi che è stata discussa al XXV Convegno annuale della Società Italiana di Musicologia e il Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali scuola di Organo Solistico presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce con la Tesi di Laurea su Carlo e Michele Sanarica maestri d’organo in Terra d’Otranto nel Settecento con il massimo dei voti. Ha partecipato a numerose masterclass con Matteo Imbruno, Francesco Di Lernia, Daniel Chorzempa e Sergio Vartolo. Agli interessi musicali ha affiancato quelli prettamente musicologici, focalizzando la sua attenzione sul prezioso patrimonio organario custodito nelle diocesi salentine. Ha curato l’aggiornamento e la correzione delle schede descrittive della mostra permanente IBIMUS relativa agli organi storici pugliesi e ha collaborato con numerosi restauratori di beni culturali alla redazione di regesti di organi antichi, curando anche le ricerche archivistiche e la consulenza organologica. E’ incaricato, in qualità di Esperto di Musica, nelle attività di progetti musicali e di Esercitazioni Corali. E’ docente di musica presso la Scuola Secondaria di primo grado. È incaricato come responsabile valorizzazione culturale in progetti regionali (POR). Svolge regolarmente concerti in ambito di Festival e con molta passione anche il ministero di organista liturgico in molte chiese della Diocesi. E’ segretario ANBIMA Provincia di Lecce. Ha scelto infine di approfondire e perfezionare le proprie conoscenze musicali e musicologiche presso la Scuola di Specializzazione in Beni Musicali dell’Università di Bologna.

Anna Martini

Anna Martini

A.A. 2023/2025

Anna Martini (1997) ha conseguito con lode la laurea magistrale in Musicologia presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. È co-fondatrice, ricercatrice e produttore esecutivo di ITER Research Ensemble, un collettivo composto da giovani musicologi che svolgono ricerca musicologica cantando assieme, e che cantano assieme la musica su cui fanno ricerca. È inoltre attiva presso diverse realtà nazionali nella produzione e promozione di eventi culturali e musicali.
I suoi principali interessi di ricerca ruotano attorno alla musica antica, e nel dettaglio a ciò che è conservato presso la Biblioteca Capitolare del Duomo di Treviso, città in cui vive. Allo studio della musica rinascimentale affianca quello della musica contemporanea: dal 2022 collabora con la Fondazione La Biennale di Venezia per il progetto “Documentazione Musica 2022”, per svolgere attività di ricerca presso gli autori che hanno ideato e composto opere su commissione de La Biennale di Venezia per il 66. Festival internazionale di Musica Contemporanea.

Donatella Melini

Donatella Melini

A.A. 2023/2025

Ricercatrice (settore L-ART/07) presso l’Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, si è laureata in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo presso l'Università degli Studi di Bologna dove, successivamente, si è specializzata in Storia dell'Arte del Rinascimento. Nel 2002 ha conseguito il Master avanzato in Filologia dei testi musicali, presso l’Università di Pavia e nel 2008 il Dottorato di Ricerca in Musicologia presso l'Università di Innsbruck. Maestra liutaia dal 2016 è inserita nella lista ufficiale nazionale dei tecnici del restauro del Mibac (Decreto n.38 del 26/3/2016). Studiosa di Iconografia Musicale e Organologia da anni focalizza la propria attenzione sullo studio delle rappresentazioni figurative degli strumenti, della loro evoluzione tecnica e costruttiva e delle fonti musicali in ambito archivistico. Collabora con l’Associazione Liutaria Italiana (A.L.I.) e con la Fondazione Antonio Carlo Monzino di Milano per la tutela, la conservazione e lo studio dell’Archivio Storico. 

Paolo Munaò

Paolo Munaò

A.A. 2022/2024

Paolo Munaò è un musicista siciliano, studioso di manoscritti ed appassionato esploratore di fenomeni culturali a largo raggio. Diplomatosi in pianoforte con lode e menzione speciale è risultato borsista della Foundation Royamount e della Fondazione Cini Venezia. Paolo Munaò ha perfezionato la sua formazione solistica presso: Universität für Musik und darstellende Kunst Wien, Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma, HEM Genève e Conservatorio Statale di Musica “Cherubini” di Firenze. Attualmente si dedica alla valorizzazione di repertori musicali caduti nell'oblio, in chiave storica e di “Artistic Research in the Performing Arts”; studia Liederistica, prassi esecutiva su tastiere antiche, e nel 2018 consegue l'ARTIST DIPLOMA presso il Koninklijk Conservatorium Den Haag. Le sue recenti conferenze-concerto dedicate ad una nuova “Letteratura musicale e pianistica fiorentina” (Marie Wieck, Ernő Dohnányi, Émile Jaques-Dalcroze, Gisella Selden-Goth, Vincentio Panerai) hanno ricevuto l'interesse di importanti istituzioni musicali europee quali: University of Auckland, Czech Academy of Sciences Prague, Royal Northern College of Music Manchester, AKA Budapest, Biblioteca Nazionale di Firenze, “Rimsky-Korsakov" St. Petersburg Conservatory, Fryderyk Chopin Institute Warsaw, UniQuebec, Museo Tagliavini in Bologna, Rai and Radio3 Classica, RTS Radio Télévision Suisse. Già Visiting Assistant presso la Musik-Akademie Basel (Hauptfach – Klavier), presso la Paul Sacher Stiftung ha svolto un lavoro di ricerca sul compositore ungherese János Tamás. A Parigi è stato insignito dell'UNESCO Aschberg Prize for Artists (2004) ed in Italia ha ricevuto il Premio delle Arti - AFAM “Claudio Abbado” (2015).

Daniela Nuzzoli

Daniela Nuzzoli

A.A. 2022/2024

Daniela Nuzzoli si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio “F.E.Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del M. Walter Daga; successivamente consegue i diplomi accademici in canto, musica vocale da camera e, cum laude, in violino barocco, nonché un Master in II livello in Musica vocale da Camera presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Si perfeziona in violino presso la Scuola di Alto Perfezionamento di Portogruaro con Pavel Vernikov, Evgenia Tchougaeva, Dejan Bodganovic e al Corso per solisti di Bologna promosso dalla Fondazione Toscanini con il M. Massimo Quarta. Si appassiona alla musica antica e nella sua carriera collabora con vari gruppi di musica antica fra i quali: Il Giardino Armonico (G. Antonini), Europa Galante (F. Biondi), Accademia Bizantina (O. Dantone), Academia Montis Regalis, Talents Lyriques (C. Rousset) , Balthasar-Neumann Ensemble (T. Hengelbrock), Il Complesso Barocco (A. Curtis), Concert d'Astrée (E. Haim), Ensemble Baroque de Limoges (C. Coin), Il Pomo d’oro (M. Emelyanychev), Modo Antiquo (F.M. Sardelli), L’arte dell’arco (F. Guglielmo), Ensemble Matheus (J.C. Spinosi), La Confraternita dei musici (C. Prontera).  Ha ricoperto il ruolo di Concert Master con il gruppo Le Musiche Nove, accompagnando la mezzosoprano Cecilia Bartoli e l’Ensemble Antaserse nei concerti con il contro-tenore Philippe Jarrousky. Svolge intensa attività concertistica sia come cantante, sia come violinista, incidendo vari CD come solista per le case discografiche Tactus, Bongiovanni e Da Vinci. Il suo vivo interesse per la ricerca musicologica la porta a incidere alcune prime mondiali di musica per canto e organo concertato di Giuseppe Giordani (TC750701) e Maestri della Cappella della Santa Casa di Loreto (TC800009). Nell'a.a. 2021/22 è stata docente di violino barocco al Conservatorio Statale di Musica "F.E. Dall'Abaco'" di Verona ed è docente di violino moderno presso il Conservatorio Statale di Musica "L. Canepa" di Sassari. È attualmente laureanda in Musicologia e Beni musicali presso l’Alma Mater di Bologna.

Claudia Peverini

Claudia Peverini

A.A. 2022/2024

Claudia Peverini, classe ’99, nasce a Roma; a 5 anni intraprende lo studio del pianoforte e a 9 viene ammessa al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove, nel 2018, si diploma in pianoforte. Sempre al Conservatorio Santa Cecilia ottiene la laurea magistrale in Musica da Camera con Lode nel 2021, e dallo stesso anno diventa Cultore di Materia nella classe di musica da camera del maestro Monica De Matteis. Nel 2022 si laurea a pieni voti all’Università “La Sapienza” di Roma in Musicologia (percorso etnomusicologico) con una tesi sugli stornelli romani, risultando inoltre vincitrice del bando del Percorso d’Eccellenza. Durante gli anni di studi musicali è vincitrice di diversi concorsi pianistici, segue masterclass e corsi di perfezionamento, approfondendo tra le altre la musica contemporanea e la musicoterapia; consegue nel 2020 i 24 CFA abilitanti all’insegnamento. Nel 2022 è pianista accompagnatrice per la VII edizione del Festival di Napoli, tenutosi al Teatro Sannazzaro. All’attività musicale affianca quella di ricerca: ha lavorato come etnomusicologa e scrittrice per la mostra “I canti di Eurasia” allestita dalla Cappella Orsini Lab, come mediatrice culturale per la Fondazione Bertugno-Moulinier, è stata invitata come relatrice alla 63° Convocazione Accademica Nazionale AEREC, come conferenziere e pianista per l’Associazione “Luciano Virgili” (di cui è socia fondatrice), e ha svolto lavoro d’archivio all’Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale. A novembre 2021 viene premiata dalla Normann Academy, operante in Florida, per meriti artistici.

Clarissa Biscardi

Clarissa Biscardi

A.A. 2020/2022

Parallelamente allo studio del pianoforte presso il Conservatorio “F. Morlacchi” con la prof.ssa Chiarastella Onorati , nel 2015 ha conseguito la laurea in Lingue e Culture Straniere presso l’Università di Perugia, con una tesi sulla Winterreise di Franz Schubert. Nell’a.a. 2013/2014 ha inoltre vinto una borsa di studio Erasmus grazie alla quale ha trascorso 10 mesi presso la Paris Lodron Universität di Salisburgo.

Il forte interesse per la correlazione tra lingue straniere e musica l’ha portata, nel 2018, a conseguire la laurea magistrale in Musicologia presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia con il massimo dei voti e la lode, presentando una tesi sulla traduzione di liriche e testi teatrali scritti nel 1828 e riguardanti la figura di Niccolò Paganini. Ha inoltre lavorato come stagista e volontaria presso il Festival Internazionale Cremona Musica e il Trame Sonore Mantova Chamber Music Festival, intervenendo inoltre come relatrice in occasione del Paganini Genova Festival, edizione 2020. 

Nel 2019 ha realizzato un corso di Storia della musica occidentale in lingua inglese presso la scuola di musica “La Maggiore” di Perugia, in cooperazione con l’istituto americano “Umbra Institute”. Lo stesso anno ha iniziato una collaborazione con “Musìca - Mostra verso il Museo” del M° Bernardini Daniele in qualità di guida museale e organizzatrice di eventi. Si esibisce infine come corista nel Coro dell’Università di Perugia con il quale ha realizzato diverse tournée in Italia e all’estero.

Riccardo Caserta

Riccardo Caserta

A.A. 2020/2022

Già laureato in Beni Culturali, indirizzo Musica e Spettacolo, all’Università di Trento, nel 2018 ha conseguito la laurea magistrale in Musicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti, presentando una tesi in Etnomusicologia dedicata alla Txalaparta, strumento tradizionale dei Paesi Baschi. La relativa ricerca etnografica, durata due anni, è stata portata a termine grazie ad una Borsa di studio per tesi all’estero dell’Università “La Sapienza”. Durante gli studi ha inoltre collaborato come tirocinante con l’Accademia Filarmonica Romana e la Fondazione Soinuenea di Oiartzun nei Paesi Baschi, svolgendo attività d’inventariazione e catalogazione.

 Ha inoltre frequentato lezioni di batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio “Francesco Antonio Bonporti” di Trento e il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Ha quindi preso parte ad un campo di rilevamento in Grecia, partecipando alla realizzazione delle riprese video del film Anastenaria. La danza delle icone, delle autrici Jania Sarno e Francesca Catarci, in collaborazione con i Conservatori di Trento - CranMus (Centro di ricerca di antropologia della musica) e di Frosinone - CREA (Centro di ricerca ed elaborazione audiovisiva). Il documentario etnografico è stato presentato al convegno-rassegna MAV del 2016 (Biennale di Antropologia Visiva), ideato da Diego Carpitella, presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

 A livello amatoriale si interessa di etnomusicologia visiva e si sta occupando della sistematizzazione del materiale ricavato dall’esperienza di ricerca in Spagna e più recentemente in Sicilia, con riferimento alle bande e le candelore della festa di S. Agata (Catania).

Alberto Chiari

Alberto Chiari

A.A. 2020/2022

Dopo aver conseguito il Diploma Accademico di I e II livello di clavicembalo e tastiere storiche con il massimo dei voti e la menzione d’onore al Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia, ha proseguito gli studi presso la Schola Cantorum Basiliensis nella classe di Andrea Marcon. Qui, nel 2018, ha ottenuto il Bachelor in Musikalischer Performance Alte Musik Renaissance – Romantik (cum laude) e nel 2020 il Master in Musikalischer Performance (summa cum laude). Durante gli studi a Basilea ha potuto approfondire la prassi del basso continuo con Andrea Scherer, Jörg-Andreas Bötticher e Nicola Cumer (improvvisazione). Fondamentali per la sua formazione sono poi le figure di Christopher Stembridge ed Emila Fadini con i quali ha studiato organo, clavicordo e clavicembalo.

Ha ottenuto inoltre diversi riconoscimenti, come il I° premio per la sezione musica antica (strumento solista) al Premio Nazionale delle Arti “Claudio Abbado” indetto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel 2015. Dal 2017 al 2020 è stato docente di Clavicembalo presso il Liceo Musicale “Veronica Gambara” di Brescia e dal 2019 è docente a contratto di Teoria e prassi del basso continuo al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia e presso Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como (2021).

Particolarmente sensibile allo studio dell’organaria italiana, nel 2019 entra a far parte della Commissione per il restauro dell’Organo Antegnati di S. Giuseppe in Brescia presieduta da Lorenzo Ghielmi. L’opportunità offerta dalla scuola di Specializzazione in Beni Musicali dell’Università di Bologna rientra nel suo percorso come tassello fondamentale nello studio, tutela e valorizzazione del patrimonio musicale italiano.

Luca Cianfoni

Luca Cianfoni

A.A. 2020/2022

Nel 2014 consegue il titolo di Laurea Triennale in Letteratura, Musica e Spettacolo alla facoltà di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza” . La sua tesi, intitolata Il Faust di Lenau: conoscenza e pessimismo, con relatrice la prof.ssa Antonella Gargano, approfondisce l’opera dello scrittore tedesco nel contesto europeo della metà dell’Ottocento, mettendola in rapporto con il pensiero filosofico dell’epoca e analizzandone anche i risvolti nell’ambito di altre arti, come la composizione di Franz Liszt, Zwei episoden aus Lenaus Faust.

Prosegue gli studi iscrivendosi al corso di laurea magistrale in Musicologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, che termina nel 2018 con il massimo dei voti e la lode. La sua tesi intitolata Liszt e i Ceciliani: il periodo romano e i rapporti con il movimento, vede come relatore il prof. Antonio Rostagno, come correlatore il prof. Franco Piperno e relatore esterno il prof. Giancarlo Rostirolla, presidente dell’IBIMUS. La ricerca ha indagato i rapporti di Franz Liszt con gli autori di musica sacra del tempo durante il suo periodo italiano e l’autonoma evoluzione del suo linguaggio musicale sacro rispetto alle tendenze prevalenti del tempo.

I suoi interessi di ricerca sono rivolti al periodo fra l’Ottocento e il primo Novecento e, per tale ragione, dopo aver terminato il percorso accademico ha iniziato a collaborare con alcune realtà musicali come la Fondazione Campus Internazionale di Musica.

Leda Di Piro

Leda Di Piro

A.A. 2020/2022

Flautista e musicologa, si è laureata con lode in Musicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel settembre 2020, con una tesi intitolata Risonanze in Évaporé e Data_Noise di Kasper T. Toeplitz e Myriam Gourfink: una proposta di analisi coreomusicologica, la cui ricerca si è svolta per vari mesi a Parigi grazie ad una borsa di studio per tesi all’estero.

Parallelamente agli studi universitari e di ricerca porta avanti l’attività di musicista e performer. Nel 2015 si è diplomata con lode in flauto traverso presso il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, specializzandosi poi con il maestro Michele Marasco dal 2015 al 2018 presso l’Accademia Italiana del Flauto. Nel 2019 si è inoltre diplomata con lode in Musica da Camera presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. 

Interessata da sempre non solo allo studio ma anche all’esecuzione della musica contemporanea, nel 2014 si è esibita a Londra nell’ambito della rassegna Unlimited Mind/Electronic Music and New Technologies in Italy presso la City University of London per il progetto Suona Italiano organizzato dalla fondazione Musica per Roma sotto la direzione di Michelangelo Lupone e nell’edizione 2017 del concorso Borse di studio Gazzelloni le è stato riconosciuto il Premio speciale per le migliori esecuzioni di musica moderna/contemporanea. 

I suoi interessi di studio si muovono principalmente in ambito etnomusicologico e nell’analisi delle pratiche musicali contemporanee osservate tramite il metodo della ricerca sul campo. In modo particolare si interessa allo studio delle relazioni fra musica e danza nella scena coreutica contemporanea e tramite la Compagnia Lèél, di cui è co-fondatrice insieme alla coreografa e danzatrice Elettra Rossi, affianca all’attività di studio quella della ricerca artistica.

Francesca Dragone

Francesca Dragone

A.A. 2020/2022

Ha approfondito i suoi interessi in ambito musicologico frequentando il corso triennale in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Bologna. Nel 2017 ha quindi conseguito il titolo con una tesi in Etnomusicologia incentrata sui lamenti funebri del Salento (Moroloja: lamenti funebri del Salento) sotto la guida del prof. Domenico Staiti. Nel 2020, affiancata dal prof. Paolo Cecchi, ha poi conseguito la laurea magistrale in Discipline della Musica presso l’Università di Bologna con una tesi in Storia del jazz incentrata sulla figura della batterista e compositrice Cindy Blackman (Incindyary: Cindy Blackman tra creatività e drumming).

Durante il periodo universitario ha inoltre partecipato a diversi laboratori, cimentandosi così nell’arte del canto corale e approfondendo gli studi etnomusicologici grazie anche ad alcune ricerche sul campo finalizzate alla documentazione del Carnevale di Ponte Caffaro di Brescia.

Fin dall’infanzia si è dedicata allo studio della batteria, strumento del quale ha potuto cogliere le peculiarità timbriche, così come le possibilità ritmiche e coloristiche, al punto da renderlo oggetto di studio musicologico ed incentrare su di esso le ricerche concernenti la tesi magistrale. Ha scelto infine di approfondire e perfezionare le proprie conoscenze musicali e musicologiche presso la Scuola di Specializzazione in Beni Musicali dell’Università di Bologna.

Maria Dina Gallo

Maria Dina Gallo

A.A. 2020/2022

Dopo la laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso l’Università di Bologna, indirizzo Musica, con una tesi in Organologia e storia degli strumenti musicali, ha frequentato la Scuola di Specializzazione per Insegnanti della Scuola Secondaria (SSIS) presso l’Università di Cagliari, ottenendo il Diploma di Specializzazione SSIS e l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie, dove attualmente svolge attività didattica come docente di Educazione musicale.

In seguito ha svolto numerosi progetti di propedeutica musicale e avviamento allo studio di uno strumento musicale presso le scuole primarie. Si è inoltre dedicata alle metodologie didattiche della Storia della Musica e degli Strumenti Musicali conseguendo un diploma post laurea. Annualmente frequenta corsi di didattica per la formazione professionale dei docenti.

Ha completato gli studi musicali diplomandosi in Flauto presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno. Oltre ad aver preso parte a diversi seminari, masterclass e corsi professionali si è poi interessata ai processi di costruzione e manutenzione del flauto seguendo corsi di formazione presso importanti atelier di tecnici riparatori a Torino.

Frequenta inoltre corsi di alta formazione artistica a Salerno, Faenza e Cagliari per approfondire lo studio della prassi esecutiva barocca sul traversiere. In qualità di allieva effettiva ha infine partecipato a diversi corsi, masterclass e laboratori di letteratura barocca per flauto traversiere presso la Summer School dell’Academia Musicæ Antiquæ Labacensis dell’Università di Lubiana, suonando in formazioni da camera e orchestra barocca con strumenti copia di originali. 

Elia Pivetta

Elia Pivetta

A.A. 2020/2022

Ha studiato organo e composizione organistica presso il Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine conseguendo il Diploma nel 2013, mentre deve gran parte della sua successiva formazione artistica e musicale alle lezioni dei maestri Andrea Marcon e Manuel Tomadin.

Prediligendo il repertorio rinascimentale e barocco, nel 2018 ha ottenuto il Master of Arts in Music Performance in Organo presso la Schola Cantorum Basiliensis, dove ha approfondito il repertorio organistico anche con Wolfgang Zerer. Nello stesso istituto ha poi frequentato il Corso specialistico annuale in Basso continuo e direzione di Ensemble sotto la guida di Jörg-Andreas Bötticher.

Ha ottenuto alcuni riconoscimenti in competizioni organistiche nazionali e internazionali e frequentato numerose masterclass d’organo. Oltre all’attività come solista, svolge quella di continuista, collaborando all’organo e al cembalo con diverse formazioni corali e strumentali in Italia e all’estero. È inoltre fondatore e direttore artistico dell’Accademia Palatina, gruppo strumentale di giovani musicisti uniti dal desiderio di interpretare i repertori del periodo barocco secondo la prassi dell’epoca e su strumenti storici.

Agli studi musicali ha affiancato dapprima quelli giuridici e poi quelli musicologici, laureandosi in Giurisprudenza all’Università di Udine e in Musicologia presso l’Università di Pavia-Cremona.

In ambito musicologico si occupa dello studio dei repertori di genere oratoriale nella Venezia dei Dogi, con un’attenzione particolare al XVIII secolo e alla figura di Baldassare Galuppi. Con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare i capolavori musicali italiani del Settecento ha realizzato l’edizione critica della cantata Il ritorno di Tobia di Galuppi, attualmente in corso di pubblicazione per l’Istituto Italiano per la Storia della Musica.

 

Irene Volpi

Irene Volpi

A.A. 2020/2022

Ha conseguito il Diploma accademico di I livello in violino e il diploma di II livello in musica da camera presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia. Durante gli studi accademici ha avuto la possibilità di partecipare a numerosi progetti orchestrali e cameristici che l’hanno condotta a esibirsi su vari palcoscenici italiani e internazionali.

Insegna Violino in varie scuole del territorio bresciano e bergamasco e ha partecipato a numerosi seminari sulla didattica musicale. Nel 2020 ha inoltre conseguito il livello base del 20° corso nazionale per l’educazione musicale del bambino da 0 a 6 anni dell’associazione AIGAM.

In qualità di music copist collabora stabilmente con la casa editrice “Aldebaran Editions”, cooperazione che nel 2019 l’ha portata alla pubblicazione del volume Antonio Bazzini (1818-1897), libro 1, in Le grandi parafrasi, fantasie, trascrizioni e variazioni su temi d’opera per violino e pianoforte.

Negli ultimi anni ha poi approfondito la conoscenza dei beni librari nel campo della catalogazione e digitalizzazione: nel 2017 ha vinto il bando di concorso per il ruolo di collaboratore nella biblioteca del Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, destinato alla catalogazione del fondo Gorio.

Nel 2019 ha poi collaborato con la biblioteca musicale del Seminario Diocesano di Brescia per la catalogazione di musica a stampa e manoscritti del fondo di S. Alessandro. Lo stesso anno ha iniziato a collaborare con l’azienda “Space S.p.a”, dipartimento Scripta, dedicandosi alla scansione di materiale librario raro e di pregio conservato presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, la Fondazione Morcelli - Repossi di Chiari e il Teatro S. Carlo di Napoli.