PRIN – La nuova sanità fra territorialità, domiciliarità e telemedicina

Titolo del progetto di ricerca

La nuova sanità fra territorialità, domiciliarità e telemedicina

Descrizione

PRIN è l'acronimo di Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale e costituisce il sito di accesso al sistema di redazione, selezione e finanziamento dei progetti di ricerca di interesse nazionale. Con l'evoluzione della normativa nazionale, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha avviato un nuovo meccanismo di assegnazione dei fondi, basato su precisi punti qualificanti: il cofinanziamento, il lavoro di ricerca di gruppo e il principio della valutazione tra pari ("peer review"). Il PRIN ha l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca liberamente proposti dalle università, oltre che promuovere e sviluppare azioni di sistema, favorendo le interazioni tra i diversi soggetti del sistema nazionale di ricerca pubblico e tra essi e gli altri organismi di ricerca pubblici e privati, nazionali o internazionali.

Il progetto di ricerca triennale qui descritto, proposto per il Bando PRIN 2022 e approvato nel maggio 2023, è volto allo studio dei modelli organizzativi di assistenza sanitaria territoriale, che il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza articola prevedendo la realizzazione di 1.350 “Case di comunità”; il rafforzamento delle cure domiciliari; l’attivazione di 600 COT (Centrali Operative Territoriali); l’utilizzo diffuso della telemedicina e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia.

Il progetto si propone di elaborare strumenti di analisi delle politiche sanitarie che mettano al centro l’idea di salute sottesa a ciascuna di esse, attraverso un attento studio delle modalità di attuazione delle misure previste dal PNRR con riferimento ai servizi sanitari di prossimità. La ricerca, in particolare, si prefigge di censire analiticamente e valutare criticamente le misure previste nel PNRR in materia e le scelte di attuazione che di queste verranno date in termini di sistema, per comprendere se si vada profilando una trasformazione profonda del modo in cui il sistema sanitario si prende cura di individui e collettività o, più semplicemente, ci si trovi di fronte ad investimenti su singole componenti del sistema, che modificheranno gli equilibri fra le parti senza che a questo consegua un nuovo modo di guardare alla sanità e al suo ruolo nel rapporto con la collettività.

In particolare, L’Unità di ricerca di Bologna si occuperà di analizzare e monitorare l’attuazione da parte delle tre Regioni selezionate (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) dei nuovi modelli organizzativi per la sanità sul territorio, anche in relazione alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità ed al loro inserimento nel sistema degli attori pubblici e privati su cui attualmente fa perno il sistema dell’assistenza territoriale.

 

Coordinatori delle unità di ricerca e Università riunite:

  • Gola Marcella, Università di Bologna – Alma Mater Studiorum
  • Pioggia Alessandra (p.i.), Università degli Studi di Perugia
  • Sandulli Maria Alessandra, Università degli Studi Roma Tre

 

Componenti della ricerca presso l’Università di Bologna:

  • Benedetti Auretta 
  • Cacciavillani Chiara 
  • Cicchetti Anna 
  • Gola Marcella, Responsabile dell’unità di ricerca
  • Tubertini Claudia