Studio territoriale dell’arcipelago tremitese (FG)
The Specialization School in Archaeological Heritage of the University of Bologna has promoted an archaeological fieldwork for its pupils, focusing on a territorial study aimed at investigating an area in South-East Italy: the Tremiti Islands, in particular San Domino, San Nicola and Capraia. This project aims at better understanding and enhancing this territory through the analysis of the islands geographical layout between being located in front of Apulia’s coast and, at the same time, their secluded nature. The first aim was to define the different settlement patterns thorough the various historical periods, on the basis of the material culture and the archaeological evidence collected on the field. The survey activity has been implemented also through significant data elaboration: photogrammetry, topographical surveying, documentation and study of materials, the use of databases and a GIS. The results have confirmed and expanded the previous studies.
Il progetto Survey Isole Tremiti, iniziato nel Novembre 2018 e terminato a Maggio dell’anno successivo, ha coinvolto 9 allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Bologna (fig. 1).[1] Il docente referente è stato il Prof. Antonio Curci, assieme al quale è stata impostata una fruttuosa collaborazione con la Soprintendenza e gli enti locali.
Tale progetto ha avuto come finalità lo studio del territorio dell’arcipelago delle Tremiti (FG), al largo della costa pugliese, attraverso la ricognizione (fig. 2), la raccolta dei materiali e il rilievo architettonico delle evidenze monumentali (figs. 3,4). Le peculiarità proprie di questo territorio e quindi le numerose opportunità formative che esso può offrire sono risultate fondamentali per la scelta di quest’area come oggetto della nostra indagine. La ricognizione ha interessato specificatamente le isole di San Domino, San Nicola e Capraia, prescelte per la natura intrinseca del contesto insulare: una configurazione geografica che unisce ad uno stretto rapporto con la terraferma, una serie di peculiarità che derivano dalla loro stessa condizione di distaccamento dalla costa. Tale progetto di survey nasce nel solco di un più ampio tentativo di valorizzazione del territorio, volto al riallestimento dell’Antiquarium di San Domino.
Obiettivo primario di questa ricognizione è stato dunque la definizione di un panorama delle varie modalità di popolamento delle isole e della scelta dei luoghi favoriti, attraverso le evidenze archeologiche di superficie. Completando il quadro offerto per l’età più tarda, è stato deciso di focalizzare l’attenzione sulle tracce meno appariscenti, ma rivelatrici, relative ad una frequentazione vera e propria dei luoghi nel corso dei diversi periodi storici.
A seguito dell’attività di ricognizione, alcuni partecipanti sono stati impegnati e continueranno ad esserlo, nel riallestimento del museo di San Nicola (fig. 5), al fine di ampliare l’offerta turistica che queste isole possono offrire.
[1] Partecipanti: G. Congiu, V. Gallerani, F. Meli, L. Pedico, M. Petta, A. Piaggio, F. Rondelli, M. Secci e A. Tare.
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